giovedì 6 giugno 2013

Come fermento

Il cambiamento talvolta è come il fermento... tu non ne vedi il processo cellulare di ciò che fermenta, non ne vedi l'azione batteriologica con i suoi enzimi eppure ne vedi la massa che si gonfia e monta e sembra il doppio o il triplo ecc ecc. Ora questo fermento produce cambiamento anche nella massa e ancora di più nella composizione della massa e questo ha a che fare sì con l'individuo  e sì, con la società e sì con il mondo..Ora partiamo da questo punto e dal cambiamento individuale: se teniamo in considerazione l'uniformarsi della massa e di ogni individuo che la compone allora sapete bene che il cambiamento di uno produce ribellione e comportamenti tendenti al far rientrare nei ranghi e negli schemi ciò che con il cambiamento ne sta uscendo e allora dico a chiunque sia in procinto di trasformarsi : sappi che ciò che fai produce un tentativo di fallimento nei tuoi confronti e se andrà a buon fine e fallirai o no, dipende da te e da come  abbassi la guardia lasciandoti distrarre da te stesso. Ecco... questo è il punto su cui stare, ed è d'importanza cruciale che chiunque stia su sè e sulle parti di sè che sono in evoluzione, tenendo conto che la ribellione può essere sottile sia fuori l'individuo ma anche dentro a sè e in quelle parti di sè che possono essere poco visibili o furbine e che nel cambiamento non ci vogliono stare  e allora come individui che con furbizia o dinamiche nascoste intervengono per opporsi o trarre in inganno, ecco che anche l'individuo può ingannare se stesso e non lo sa. Ad esempio tanto per rimaner nel concreto ti chiedo, se uno ha il problema del mangiar troppo e si mette buono buono a dimagrire, può essere tentato da sè con qualche ragionamento, di mangiare un boccone di qualcosa di cui è ghiotto ma che lo porta ad aumentare la sua massa?

Certo che si... e se non pone attenzione a quella sua parte furbina facilmente cade nel tranello e mangerà il cibo che lo farà fermentare e lo spingerà  nel voler lasciare andare il cambiamento... alla rinuncia. E' facile il pensiero: solo un pochino non fa male, mi tengo il buon sapore, un bocconcino mi rallegra e così via... solo che poi non è così e in molto casi non vi è lo studio su sè e su come quel cibo influisce sul proprio corpo  e in questo caso la non conoscenza (consapevolezza) vi porterà nella direzione contraria a quel che volete. Ma la parte saggia dell'individuo accetta talvolta che l'individuo si difenda dall'informazione perchè sa che poi dovrebbe mettersi in serio impegno e la parte saggia non insiste perchè lo faccia e sta silente e ti lascia nei tuoi ragionamenti fino al dì in cui sali sulla bilancia e noti con sdegno che è aumentata la tua massa oppure una malattia ti viene a far visita... Allora rimanendo  in termini di cambiamento vi dico che ciò che noi vogliamo raggiungere ( mi ci metto benchè qui sia un pò diverso perchè la Luce è ben più visibile) lo riusciamo a fare stando in guardia perchè la parte furba di voi, vi elude e vi illude. Se chi ama la libertà continua ad evitare la relazione profonda con sè e con la paura o con la prigionia che prova verso il sentimento che lo spinge a stare in relazione, allora la libertà diventa rinuncia continua all'Amore e sarà sempre chimera il raggiungerla. Paradossalmente è stando nel senso di prigione e costrizione che trova libertà e respiro... come per dimagrire è lo stare con l'ascolto nel senso di fame e di mancanza che c'è lo scoprire che si può diminuire la massa mangiando il giusto perchè nell'ascolto emerge la gioia di cui ci si ciba insieme alle sostanze e quel poco che basta poi diventa abbastanza.

Così nella relazione con voi stessi che siete Amore, è nell'accoglienza di ogni parte di voi che deriva dallo stare dentro voi che riuscite a eliminare ciò che  è superfluo e ad avvicinarvi all'altro vedendolo anch'egli in perfetta forma e amandolo con tutte le sue forme e accogliendolo. Ora succede che insieme all'altro voi scoprite chi siete e sapete come ciò  và fatto con arguzia  e sapienza tenendo conto di ciò che può succedere dentro di voi ( la ribellione al cambiamento e all'Amore da parte della vostra mente) e considerando che nell'altro pure vi è lo stesso. E come col cibo l'assaporare vi fa nutrire con gioia e rendimento di grazie col cuore, così nella relazione con sè e con l'altro lo spezzettare in briciole ciò che vi si muove dentro e tra di voi, è ciò che vi aiuta ad assaporarvi da voi e fra voi. Forse non sono chiaro e intendo dire " Guardatevi e in ciò che vedete raccontatevi ognuno a sè e all'altro così che nelle parole  che dite e soprattutto nell'ascolto delle parole, sia scoperta la parte ingannatrice e così    disinnescate la parte che  avrebbe fatto prima o poi lo sgambetto a voi stessi e alla vostra relazione. Come quando nell'amore vi conoscete e vi raccontate e poi riflettete su ciò che avete ascoltato e vi siete raccontati per cercare anche ragione in quello che è stato detto, così fate pure nel parlar con voi stessi badando che ciò che appare Ragione può essere menzogna... siate quindi supervisori di voi stessi e della vocina che , per tornare al cibo, vi dice " ancora un bocconcino... " e vi porta e trattiene alla situazione da cambiare. Ascoltatevi ed ammonitevi ma  nell'accoglimento di voi e di ogni parte di voi così che ciò che viene visto a contrapporsi al cambiamento venga preso sottobraccio e  diventi  vostro sostenitore. Ciò comporta una continua vigilanza su di voi ma sapete che ciò che non produce equilibrio e pace può essere lasciato e abbandonato . Nei confronti di chi vicino a voi si ribella al vostro cambiamento, dopo che avete con rispetto affermato voi stessi anche nelle vostre parole e nel dichiaravi favorevoli e fedeli a voi, lasciatelo pure andare e se vuole che continui pure a causare dissapore... non è affar vostro: non da lui dipendete voi e non da lui arriva la condizione ideale e favorevole al cambiamento... state nel silenzio. Lì c'è pace.

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